
L’ora dei compiti è spesso un momento delicato nella giornata di bambini e ragazzi, ma anche per i
genitori che li accompagnano nel percorso scolastico. Difficoltà di concentrazione, lentezza nello
svolgimento, conflitti familiari e frustrazione sono situazioni comuni, soprattutto in assenza di una
buona organizzazione.
Ecco alcune buone pratiche che possono aiutare a rendere i compiti un’occasione di apprendimento
più serena e produttiva:
1. Eliminare le distrazioni
Un ambiente ordinato, silenzioso e privo di dispositivi elettronici non necessari (come telefoni o
tablet) favorisce l’attenzione e riduce il tempo perso.
2. Visualizzare il risultato finale
Motivare i ragazzi chiedendo loro di immaginare come si sentiranno una volta terminato il lavoro
può essere utile per superare la fatica iniziale. L’orgoglio per un compito finito è una spinta
concreta.
3. Imparare a prevedere
Aiutare i bambini a stimare quanto tempo impiegheranno per ciascun compito e confrontare le
previsioni con la realtà li rende più consapevoli nella pianificazione e riduce la procrastinazione.
4. Preferire gli orologi analogici
La lancetta che si muove lentamente è un riferimento visivo efficace per percepire lo scorrere del
tempo. Più intuitivo del digitale, l’orologio analogico aiuta a “vedere” il tempo che passa.
5. Utilizzare i timer
Suddividere il tempo in blocchi (ad es. 25 minuti di studio + 5 minuti di pausa) con l’aiuto di un
timer può trasformare il compito in una piccola sfida. È una tecnica utile soprattutto per i bambini
che tendono a distrarsi.
👪 Con un approccio collaborativo, strutturato e non punitivo, l’ora dei compiti può diventare un
spazio quotidiano di crescita, autonomia e fiducia reciproca.
La dislessia è uno dei disturbi specifici dell’apprendimento più frequenti e si manifesta con
difficoltà marcate nella lettura di parole, nella fluidità e nella comprensione del testo, nonostante
un’intelligenza nella norma e un adeguato percorso scolastico.
🔎 Segnali da non sottovalutare
La dislessia può emergere già nei primi anni della scuola primaria con:
🚫 Cosa non è la dislessia:
Non è causata da:
È invece spesso associata a una predisposizione genetica e a difficoltà linguistiche precoci.
🧠 Diagnosi e intervento
La diagnosi viene effettuata attraverso test standardizzati e una valutazione clinica multidisciplinare. Individuare precocemente il disturbo è fondamentale per attivare misure compensative, strumenti didattici adeguati e percorsi personalizzati.
🎯 Ogni bambino ha il diritto di apprendere con i suoi tempi e i suoi strumenti. Conoscere la dislessia è il primo passo per garantire il suo successo scolastico e personale.